“I NONNI COME FATTORE DI POTENZIAMENTO DELLA COMUNITA’ EDUCANTE A SOSTEGNO DELLE FRAGILITA’ GENITORIALI”
Il Progetto intende creare una rete di “nonni sociali” a disposizione della comunità e a sostegno dei genitori in difficoltà per il contrasto alla povertà educativa. Nonni non solo per i propri nipoti, ma anche per chi i nonni non li ha, come i bambini di origine straniera o per chi viene da famiglie complicate.
È l’obiettivo del progetto promosso da Auser Lombardia finanziato dal Bando Prima infanzia 2016 e affidato nella gestione dalla Fondazione “Con il sud” all’Impresa Sociale “Con i Bambini” per il contrastare la povertà educativa minorile.
I nonni da sempre svolgono un ruolo fondamentale di supporto e di aiuto nel welfare familiare. Sono un punto di riferimento affettivo, educativo con il loro bagaglio di esperienza e di memoria, sono un sostegno importate nella cura dei nipoti. Un lavoro faticoso ma gratificante. L’idea del progetto nasce proprio da qui. Il bando riguarda la fascia d’età 0-6 anni, una fase in cui l’apprendimento segna fortemente la vita futura.
Il progetto vede come capofila Auser Lombardia e coinvolge una rete di 47 partner tra cui Auser Toscana, Auser Umbria, Auser Basilicata, Università Bicocca, Università di Firenze, la Fondazione Asilo Mariuccia di Milano, l’Istituto degli Innocenti di Firenze, Comuni e cooperative sociali. In tutto verranno coinvolti 16 comuni, 4 istituti comprensivi, 8 cooperative, 4 università e istituti di ricerca, 1 fondazione e 14 associazioni Auser.
Tutti gli interventi saranno finalizzati ad integrare e sostenere bisogni e necessità che i nidi e le scuole materne attuali non sono in grado di soddisfare; questo in considerazione dei nuovi fenomeni migratori, della crisi economica e del radicale cambiamento dell’organizzazione e degli orari di lavoro.
In Umbria sono stati scelti piccoli comuni e realtà che stanno accogliendo le comunità terremotate (Norcia, Cascia, Castiglion del Lago, Città della Pieve). Le sedi Auser verranno utilizzate per accogliere, informare, creare comunità, organizzare momenti di formazione, di informazione sulle tematiche inerenti la cura e la crescita del bambino. Saranno inoltre luoghi in cui condividere laboratori e momenti di festa. Tutti gli interventi saranno finalizzati a contrastare l’isolamento socio culturale e la povertà educativa delle famiglie e a prevenire il rischio di deprivazione dei bambini.
Il finanziamento previsto supera i 2 milioni e 150mila euro. Il progetto durerà 3 anni: si pensa di raggiungere nel triennio una platea di oltre 1000 bambini con le loro famiglie.